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Homeland Montespluga Madesimo
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Vanity Fair e Homeland

A Montespluga l'anima più pura della montagna, tra scialpinismo e notti sotte le stelle A Montespluga, in Valchiavenna, c'è «Homeland», il primo comprensorio sciistico senza impianti di risalita. Qui si può noleggiare l'attrezzatura, praticare attività outdoor con le guide alpine e dormire in tenda. E scoprire una nuova dimensione

Vanity Fair e Homeland
D'estate, quando il passo stradale che collega Italia e Svizzera è aperto, la località Montespluga, frazione del comune di Madesimo in provincia di Sondrio, è un punto di passaggio per molti turisti. D'inverno, lo scenario cambia completamente. La valle, delineata dalla diga di Stuetta, è quasi disabitata. Regna solo il silenzio. Il paesaggio è completamente imbiancato, qui la neve è ancora una certezza, ma impianti di risalita non ce ne sono. La mano dell'uomo non è trasformativa, ma piuttosto esplorativa. Ecco perché Montespluga si è rivelato il luogo perfetto per Homeland, un progetto dedicato alla montagna da vivere nella sua forma più pura, ideato da Tomaso Luzzana, ceo e founder dell'agenzia Spiagames.

Chi desidera praticare scialpinismo a tutti i livelli, andare con le ciaspole o con la splitboard (la tavola da snowboard pensata anche per la salita) può venire qui, noleggiare l'attrezzatura, seguire i corsi di formazione sulla sicurezza e fare delle uscite insieme alle guide alpine di Mountain 360. Un modo più consapevole di vivere la montagna, nel rispetto della natura che accoglie. 

L'esperienza con Homeland è la scelta di abbandonare qualche agio per risvegliare il senso di meraviglia che c'è in noi. «Chi non è cresciuto esplorando il bosco o la montagna dietro casa, con la totale libertà e spensieratezza che si ha quando si è concentrati solo sulla scoperta? Homeland non è solo sport, ma è questo stato d’animo. Questo spirito aggrega tutte le persone che hanno in comune una passione, che non è la montagna, ma la sua anima. Il progetto Homeland nasce per far rivivere queste emozioni che ognuno di noi custodisce preziosamente, dal più esperto al meno esperto sportivo», spiega Tomaso. 

Homeland motiva a pensare agli sport invernali in modo diverso. Tomaso lo chiama human powered, cioè orientato alla salita con le proprie forze, godendo del contatto diretto con la natura. Il divertimento è contrapposto alla performance, la libertà ai tracciati già definiti, la consapevolezza al farsi vivere da impianti e discese. Il tutto proprio a Montespluga, sulla cui storia grava la costruzione e poi l'abbandono di impianti a fune, ed è quindi un simbolo del fallimento del vecchio modo di pensare alla montagna.

A lezioni di montagna 
Ma cosa si fa nel weekend con Homeland? Per prima cosa - dopo aver noleggiato sci, pelli, scarponi, zaini con airbag e kit di sicurezza composto da pala, sonda e Artva - è seguire il safety camp il corso per andare in montagna in sicurezza tenuto da Nicola Ciapponi, maestro di sci e guida alpina di Mountain 360. Teoria e pratica per capire i venti, la tipologia della neve, il pendio, il pericolo valanghe e per sapere come affrontare un'emergenza. 

Ogni posto può essere casa
Per la sera abbiamo montato un vero e proprio campo base nella vallata che si apre da Montespluga. Abbiamo installato le tende monoposto che alla sera avremmo illuminato con le torce frontali. Per terra un materassino che isola dal freddo e per dormire ci si infila vestiti dentro il sacco a pelo termico. Questa è la Night Experience di Homeland, sempre disponibile nei weekend previa prenotazione. Per qualcuno potrebbe essere un'esperienza estrema da provare in inverno, ma è l'attività che meglio riassume il viaggio: godersi la bellezza del paesaggio nel quale si è immersi, e il senso di meraviglia che si risveglia a poco a poco. Perché è quando si vive la montagna nella sua purezza che si compie un'esplorazione dentro e fuori se stessi. 

Al mattino, siamo pronti per risalire inseguendo i raggi del sole i pendii dello Spluga. E dopo una dose di sana fatica, guardiamo la valle, bianca e immacolata. Scendiamo lasciando la nostra traccia nella neve fresca. Ma come siamo già scesi? Di fronte alla bellezza, il tempo è sempre uno stato interiore.

Lo scialpinismo è il futuro degli sport invernali?
Questo approccio alla montagna rappresenta un futuro più sostenibile? Senza dubbio, dalla pandemia, lo scialpinismo è stato una scoperta per molti. La sensazione di aver raggiunto la
vetta senza il supporto degli impianti di risalita diventerà un'aspirazione per tanti? Molti esperti auspicano e prevedono che nei prossimi anni i percorsi di scialpinismo su tracciati prestabiliti saranno sempre di più. E che saranno sempre di più i luoghi in cui sarà possibile provare questa disciplina in libertà ma in un contesto controllato e tranquillo: in pratica, in comprensori sciistici, ma senza impianti. Volete prepararvi a questo futuro? Mettere sulla mappa Montespluga, in cima alla Valchiavenna, dove la montagna è ancora silenzio e notti sotto le stelle.
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